L’Associazione Quartieri Spagnoli è stata costituita nel dicembre del 1986 da un gruppo che operava in quella zona già dal marzo del 1978: una delle molte esperienze di militanza sociale, coagulata entro i sentieri del cristianesimo critico italiano degli anni Settanta e Ottanta.
Le componenti che alimentavano la spinta ideale dei soci erano la riflessione pratica sulla politicità della vita privata quotidiana, la ricerca valoriale, una forte tensione verso il cambiamento, l’indagine sulle possibilità della vita comunitaria a partire dalle scelte personali, dalle reti corte, con attenzione ai molti amici che, in cento altri quartieri del mondo, esploravano nella stessa direzione.
L’accoglienza conviviale, un forte riferimento ai contenuti di una rinnovata catechesi biblica, il confronto personale con significative attualizzazioni del monachesimo, la cura della relazione fra pratiche e ricerca, sono stati elementi costituenti soprattutto dei primi anni di questa esperienza.
Nell’incontro con tante persone del sottoproletariato urbano come con esponenti di altri fronti culturali, gli animatori hanno praticato, prima di saperlo, un approccio interculturale che ha ossigenato le menti e la creatività espressa poi in diversi progetti. Negli anni il nocciolo della ricerca spirituale ha lasciato sempre più – forse troppo – spazio all’impegno sociale, passando dalla fase dell’animazione esplorativa al visioning che ha consentito di disegnare e attuare progetti arrivando anche a dare un significativo contributo per innovare le politiche sociali a Napoli. Oggi si può dire che la politica non ha colto seriamente questi segnali e si vive un momento di ristagno.
Le foto con gli auguri di Natale che da molti anni – grazie alla disponibilità di fotografi amici – i soci hanno proposto, sono una testimonianza dei contenuti su cui si sono spesi gli sforzi dei responsabili e degli operatori dell’Associazione. La consapevolezza delle difficoltà, la condivisione di condizioni difficili e di molti lutti, hanno sempre lasciato lo spazio alla speranza, ad una fiducia non superficiale.
Alcune foto offrono anche un’altra chiave di lettura: tante storie di persone che sin da bambine, sono state accompagnate per percorsi di vita che, il più delle volte, sono stati molto difficili, talvolta tragici. In un testo tutto da scrivere si potrebbero narrare queste storie come riflesso dell’evoluzione della vita di un quartiere, con l’incidenza del destino sociale di tanti cristi anonimi che portano un grande fardello sulle spalle.
In questi anni è cambiata anche la nostra vita, dandoci l’occasione di conoscere le nostre vulnerabilità. Abbiamo speso qualche talento nella direzione dell’impegno civile; abbiamo fatto compagnia a diverse persone che hanno arricchito la nostra esperienza, per contribuire a costruire legame sociale, nella fiducia che Qualcuno viene.
Testo scritto nel libretto Associazione Quartieri Spagnoli Venti anni 1986 – 2006
Print Agency 2006